Lavoro ibrido: facciamo il punto in Europa e in Italia

Ormai è chiaro: i lavoratori apprezzano sempre di più il modello di lavoro ibrido.

Come abbiamo già detto, lavorare parte della settimana da casa può creare dei problemi, per cui è importante seguire delle indicazioni per trovare il giusto equilibrio.

Solo un lavoratore europeo su sette vorrebbe tornare al modello di lavoro tradizionale, in totale presenza in azienda.

È quanto è emerso dalla nuova ricerca Hybrid Living Futures di Samsung, che conferma ancora una volta come il modello di lavoro flessibile, reso obbligatorio dalla pandemia, sia diventato ormai una priorità, in contrapposizione alla presenza in ufficio.


Dati sul lavoro ibrido in Europa

Sempre lo studio, rivela che gli stili di vita personale e lavorativa ritenuti “convenzionali” sono ormai superati.

Lo Stack tecnologico consente alla metà degli europei di stabilire nuovi confini, riducendo così la necessità di lavorare in presenza ed incrementando la produttività. Questo vale per il 57% dei lavoratori.

Ci sono però anche dei lati negativi da prendere in considerazione: infatti, il 18% dei lavoratori ha dichiarato di non riuscire più così bene a seguire un orario di lavoro rigido e a staccare facilmente dal lavoro.

Il 26% addirittura (quindi un quarto dei lavoratori agili) ha la sensazione di lavorare ininterrottamente, senza pause o momenti di relax.

Per non rischiare la salute dei tuoi lavoratori ed evitare fenomeni di burnout, ti consigliamo di leggere l'articolo che abbiamo dedicato al tema.

Il lavoro ibrido in Italia

Per quanto riguarda nello specifico l’Italia, l’83% di coloro che hanno adottato un modello di lavoro ibrido, non ha intenzione di tornare al modello lavorativo tradizionale, basato sugli orari, sulla presenza costante in ufficio e caratterizzato dagli spostamenti per raggiungere il luogo di lavoro.

Solo il 17% vorrebbe tornare all’orario tradizionale 9-18, più che altro per contrastare il problema che dicevamo sopra, ovvero la sensazione di non staccare mai e di lavorare ininterrottamente.

Oltre la metà degli intervistati italiani, infine, ha dichiarato che, grazie a uno stile di vita più agile, ha notato un notevole incremento del tempo libero, che può essere dedicato alla famiglia (47% degli intervistati) o all’esercizio fisico (circa 43%).

Consigli per l’equilibrio lavoro-vita privata

In un modello di lavoro ibrido, come abbiamo detto nell’articolo "Gestire il ritorno in ufficio: tre consigli per mantenere alta la produttività", è importante cercare di delineare i confini tra momento lavorativo e vita personale.

Meik Wiking, CEO di The Happiness Research Institute, ha fornito alcuni consigli a tutti i lavoratori che voglio riuscire a disegnare confini più solidi tra la vita domestica e quella lavorativa, al fine di gestire meglio lo stile di vita ibrido:

1) Fare Brain Brushing: per raggiungere una routine lavorativa più serena, quando serve è fondamentale dedicarsi a sé, restando in silenzio per 5 minuti e concentrarsi sulla respirazione;

2) Pranzare in compagnia, virtualmente, per risollevare umore e morale, coltivare il senso di appartenenza a un gruppo e non perdere la frequentazione dei colleghi, anche se a distanza;

3) Stabilire confini fisici e verbali, per evitare interruzioni che possono far perdere la concentrazione mentre si lavora o che il lavoro invada la vita personale;

4) Coltivare relazioni con persone vicine, non per forza colleghi, organizzando un caffè virtuale, ordinando cibo da asporto da condividere o guardando un film insieme (sempre nel rispetto delle norme);

5) Recuperare il contatto con la natura, con un’immersione totale nei profumi e nei suoni di un ambiente naturale. Per chi volesse, può provare mediante la pratica giapponese dello Shinrin-yoku (letteralmente "bagno nella foresta").

Per agevolare la vita in ufficio dei tuoi dipendenti? Ti invitiamo a leggere "Ecco cosa si aspettano i tuoi dipendenti al ritorno in ufficio".